Dopo l’infarinata su Arduino e i processi di prototipazione rapida affrontati a Gennaio, in occasione del percorso curriculare presso l’istituto, molti ragazzi hanno espresso il desiderio di approfondire la conoscenza del FabLab proseguendo con una sfida più impegnativa in orari extra, giocandosi cinque pomeriggi di sole, ma con un traguardo molto ambizioso: costruire assieme un bellissimo MAXI Braccio Robotico in legno.
Affiancati da due dei più valorosi Talenti di MakeInBo, ossia Gabriele Carloni e Luca Astolfi, otto selzionati dell’ ITS hanno avuto la possibilità di remixare letteralmente il progetto opensource già avviato dal FabLab Ruc.
Ma cosa si è fatto concretamente in laboratorio?
-Assemblaggio delle parti meccaniche ed elettroniche del robot.
-Riflessione sui processi di progettazione e prototipazione
-Analisi delle criticità
-Modellazione matematica della cinematica diretta/inversa
-Analisi e modifica del firmware GRBL per il controllo 4 assi con Arduino
–Test Debug e correzioni Software/Hardware
Quali gli obiettivi formativi:
-Saper reperire fonti e strumenti opensource autonomamente in rete
-Utilizzare protocollo g-code per movimentazione multi asse
-Saper analizzare la cinematica diretta/inversa di una macchina polare
-Saper calcolare e verificare il dimensionamento del sistema meccanico in funzione della sua architettura.
-Progettare sistema sicurezza relativo alle movimentazioni meccaniche
-Progettare sistema di controllo via joystick tramite Arduino
Le 20 ore previste sono bastate per il montaggio, analisi e test. Ci siamo stati dentro, tuttavia abbiamo stabilito assieme ai ragazzi che sarà necessario un ulteriore sforzo per riprogettare alcuni dettagli e mettere a norma il robot, per quanto possibile. Vista l’ importza dei motori e la leggerezza del telaio, sbagliando una linea di G-Code è un attimo che il Robot tiri un pugno nell’ occhio di qualcuno….
Per “UGO” una lampada in Plexi
Queste bellissime lampade di design hanno un marchio che brilla soprattutto al
calar del sole. Una G che vuole diventare iconica e che descrive un’app dedicata alla gente, giovane che vive la notte, sa dove vuole andare, ama la musica, e vuole cogliere bazze e agevolazioni per partecipare a concerti ed eventi musicali.
Il Biliardino personalizzato NEET
Come potevamo astenerci dalla sfida di riprogettarlo con gli strumenti digitali del FabLab? Oggi è possibile! Il limite è la fantasia, noi abbiamo deciso di personalizzare gli ‘omini’, ridisegnare lo stadio, mettere un segna punti a led e persino inserire dei fantastici effetti sonori.
Bilancio Partecipativo e FabLab Bologna
Una lampada in stile steam punk, posizionata all’entrata di Salaborsa: il bulbo si illumina per qualche istante in seguito alla registrazione di una votazione da parte del server principale del comune.
Occhiali in marmo by Burdi, un’innovazione accompagnata dal FabLab Bologna
Quando siamo stati chiamati in causa per questa avventura non eravamo pronti a credere che con il marmo si potessero creare anche leggerissime montature per occhiali pregiati…
Bracci robotici per l’artista Emilio Vavarella in esposizione a Roma presso il MAXXI
Emilio vive a Boston, dove insegna all’Harvard University, per cui in Italia, poteva solo affidarsi ai matti di un FabLab per far leggere ed eventualmente correggere la grammatica del suo sistema robotico DIY.
MakeItWork la puntata zero
Riscopriamo ancora una volta la forte leva che il digitale, vissuto in modo attivo e creativo, può esercitare in chiave di inclusione sociale e lavorativa. In questo modo il nostro FabLab intende iniziare ad affrontare il grande tema della formazione legata ai veloci cambiamenti, non solo tecnici, ma soprattutto culturali, innescati dall’industry 4.0.
Fondazione Aldini Valeriani e FabLab Bologna – Tecnico per la conduzione di impianti automatizzati
Industry 4.0? Nuove macchine, robot, interconnessione e tanto altro restano strumenti fini a se stessi se alla base non è presente una formazione che dia agli operatori e manutentori di impianti ‘una marcia in più’.
Girls Code It Better
Girls Code It Better è un progetto che intende fornire alle ragazze la possibilità di orientare i propri interessi verso le nuove competenze del futuro, stimolandone le attitudini tecniche ed amplificando le possibilità di crescita
FabLab Bologna pionieri italiani di Museomix!
Materiali e suoni distinti che arrivano a raccontare la storia di un piccolo museo nel centro bolognese. Quattro squadre di professionisti creativi che hanno reinterpretato in chiave moderna la visita nelle sale dell’Istituto dei ciechi Francesco Cavazza
FaRete-Unindustria-FabLab Bologna
FARETE scuola. Il padiglione 18 era dedicato soprattutto alle scuole, un ambito imprescindibile per la formazione delle future figure professionali in continua evoluzione. Come potevamo mancare?